giovedì 3 aprile 2008

Zanon: più diritti, lavoro e sostegno alla famiglia e alle donne.

Sono Monica Zanon candidata del bassanese al Senato per il Veneto per
“la Sinistra l’Arcobaleno”, mi collego al fatto del giorno: il bambino di Loria (TV) discriminato a
scuola perché figlio di mamma napoletana. Una notizia importante che ha avuto riscontro nella
sua diffusione nazionale. Come candidata de”la Sinistra l’Arcobaleno” porto avanti la lotta
contro tutti i tipi di discriminazione che avvengono in tutti i luoghi del vivere comune, ricordando
costantemente l’Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, democratica, fondata sul
lavoro. Il lavoro che deve riprendere la sua centralità, perché fonte di dignità, che deve essere
rivisto: non più in tutte le sue forme di precarietà; o di salari, stipendi, pensione che non fanno
arrivare alla”quarta settimana”. Lotto perché anche le nostre categorie economiche del bassanese
non dicano più che l’Italia è economia ma, che l’Italia è fatta di cittadini che hanno il senso dello
Stato, della solidarietà sociale, del rispetto dei diritti civili che permettono una migliore organiz-
zazione civile e poi anche economica. L’individualismo del Nordest porta a sapere e fare in com-
parti stagni, che invadono l’ambiente, si nutrono di una cultura funzionale e non di conoscenza,
spesso in contrapposizione a quella famiglia così tanto difesa a parole ma, che spesso è sacrificata
in nome del profitto a tutti i costi, basta pensare a quante lavoratrici madri sono costrette ad
abbandonare il posto di lavoro per l’inconciliabilità dei tempi del lavoro con i tempi di cura, o
alle ripercussioni sul benessere psico-fisico delle persone; di fatto il disagio sociale è diffuso.
Non mi dimentico, come sembra faccia il nostro sindaco Bizzotto, dei lavoratori della IAR SILTAL
che non percepiscono salario o cassa-integrazione. Il mio pensiero va anche a Angela Nichele
che, vittima di una cultura ipocrita, in solitudine e disperazione ha “risolto” il suo problema
commettendo un omicidio, non usufruendo dei servizi sul territorio e non considerando quelle
leggi dello stato (divorzio, nuovo diritto di famiglia, violenze in famiglia) che avrebbero evitato
tanta sofferenza.

Bassano del grappa - 3 Aprile 2008 -

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