giovedì 6 marzo 2008

Dibattito pubblico: LAICITA’ DELLO STATO, DIRITTI DELLE DONNE…E NON SOLO

LAICITA’ DELLO STATO,
DIRITTI DELLE DONNE…E NON SOLO



(Legge 194, Legge 40, coppie di fatto)



GIOVEDI' 13 marzo ORE 20.30
SALA bellavitis
via B. Giovanna 65, Bassano del Grappa

DIBATTITO PUBBLICO

organizzato da

LA SINISTRA - L’ARCOBALENO



Interverranno:
On. Katia Belillo
On. Lalla Trupia
Dott. Giovanni Paglialonga
Dott. Giuseppe Sartori

Coordina Monica Zanon, candidata al Senato per la Circ.ne Veneto 1

La cittadinanza è invitata

Scarica la locandina

mercoledì 5 marzo 2008

Libere di scegliere - legge 194

Comunicato stampa.


LIBERE DI SCEGLIERE

Dai salotti giornalistici , dal Vaticano, dalla destra, è partita una caccia alle streghe che vuole imporre il proprio controllo sul corpo delle donne.

Viene messa in discussione una legge, la 194, che in questi anni ha funzionato di fatto dimezzando il numero degli aborti. Viene messa in discussione la decisione della donna come unico soggetto che può decidere del proprio corpo. Anche in Veneto, più che in altre regioni, l'oscurantismo in tema di laicità, diritti e autodeterminazione delle donne si avvale di vecchi pregiudizi. E' difficile l'accesso all'applicazione della legge 194, e spesso le donne sono costrette ad andare fuori regione per avere un'interruzione di gravidanza, per colpa dei troppi medici obiettori (80%, la percentuale più alta in Italia).

Non dimentichiamo che la 194 è il frutto della lotta delle donne contro la vergogna degli aborti clandestini a cui si vorrebbe ritornare ed è anche il frutto di una battaglia per la libertà dei comportamenti, il diritto di scelta, l'autodeterminazione sulla maternità consapevole.

Non accettiamo questa campagna di intimidazione ma rilanciamo: noi chiediamo

1. di rendere pienamente operativa la Legge 194/78, erroneamente intesa semplicemente come “legge sull’aborto”, che è invece intitolata “Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza” . Troppo spesso tutta la parte della tutela della maternità è stata disattesa, non solo per l’inadeguatezza delle risorse per i consultori familiari, la mancanza di serie campagne di contraccezione nelle scuole e dell’educazione sessuale (che dovrebbe iniziare fin dalla scuola elementare), ma anche per politiche sociali che non tutelano la possibilità delle donne di scegliere di avere figli. La precarietà del lavoro, l’inadeguatezza dei servizi per la prima infanzia, l’inesigibilità, in molti casi, dei diritti di sostegno e cura dei figli disabili, la mercificazione e l’alienazione che l`attuale globalizzazione dell`economia capitalista generano e riproducono non sono condizioni che permettano ad una donna di “scegliere”.

2. che l’obiezione di coscienza sia gestita in modo che ogni struttura possa in tempi certi garantire l’interruzione volontaria della gravidanza

3. che la pillola abortiva (RU 486), utilizzata sotto controllo medico, sia resa disponibile subito in tutta Italia, in osservanza della L. 194 che raccomanda l’uso di tecniche meno rischiose e più rispettose dell’integrità psico-fisica della donna

Questa è la strada che chiediamo per rendere più efficiente la legge 194 e diminuire il numero delle interruzioni di gravidanza. Nessuno pensi di cancellare la dignità, la libertà e l’autonomia delle donne.

Invitiamo le donne e gli uomini che vogliono approfondire la questione ad un incontro con le onorevoli Katia Belillo e Lalla Trupia , il dott. Giovanni Paglialonga e il dott. Giuseppe Sartori giovedì 13 marzo alle ore 20.30 presso la saletta Bellavitis a Bassano

Coordinamento donne La Sinistra L’Arcobaleno Bassano